Impianti di pirolisi di tipo Batch o a

Ciclo Continuo 24/24

Pirolisi per il trattamento dei rifiuti plastici e pneumatici fuori uso

Il processo di pirolisi permette lo smaltimento dei rifiuti ad alto recupero energetico, senza inquinamento solido e gassoso. Oggi la "pirolizzazione" dei rifiuti è una sana alternativa all’uso dei tradizionali inceneritori, peraltro molto costosi e con gravosa manutenzione mentre l’evoluzione per lo smaltimento dei rifiuti passa attraverso l’utilizzo di forni pirolitici, che sono apparecchiature molto più efficienti e con bassissima manutenzione.

Un impianto di pirolisi elimina i rifiuti attraverso la cosiddetta pirolisi, un processo di decomposizione termochimica di materiali organici, ottenuto mediante l’applicazione di calore in ambiente riducente (completa assenza di un agente ossidante come l’ossigeno). Il calore fornito nel processo di pirolisi scinde i legami chimici originari del materiale, formando molecole più semplici.

Utilizzando temperature comprese tra 400 e 600°C, la pirolisi dei rifiuti converte il materiale dallo stato solido a prodotti liquidi (olio di pirolisi) e gas (syngas), utilizzabili a loro volta come combustibili o materie prime secondarie destinate a successivi processi chimici.

Il residuo carbonioso solido (carbon black) ottenuto può venire ulteriormente raffinato fornendo prodotti, quali il carbone attivo. Il gas di pirolisi (syngas) viene prodotto in modalità controllata nel reattore di pirolisi, minimizzando i rischi di inquinamento ed ottimizzando la totale estrazione del gas prodotto.

L’impianto pirolitico non produce residui di lavorazione e non inquina: tutto il materiale in ingresso viene smaltito, anche gli stessi scarti, in gran parte composti dall’anidride carbonica se non riutilizzata , possono venir vetrificati.

La riduzione di sostanze inquinanti non è ottenuta aggiungendo filtri o dispositivi più o meno complessi ma semplicemente eliminando all’origine la fonte dell’inquinamento. Non ci sono ceneri, nano-particelle, fumi incombusti, diossine, furani o quanto altro che si liberano in atmosfera alla fine del ciclo di trasformazione.

La pirolisi è un ciclo energetico capace di smaltire direttamente in loco i rifiuti prodotti senza dover dipendere da discariche. Il risultato è energia in forma molto meno inquinante, se comparata a quella prodotta da combustibili di origine fossile.

Il gas (syngas) frutto della pirolisi viene generalmente impiegato per il successivo riscaldamento del forno medesimo. L’energia elettrica eventualmente prodotta può servire a dare reintegro alla rete esistente oppure per creare delle nuove linee di distribuzione, là dove è mancante.

Pirolisi Continua per smaltimento dei rifiuti plastici e PFU

Il processo di pirolisi ad alimentazione continua permette lo smaltimento dei rifiuti ad alto recupero energetico, senza inquinamento solido e gassoso.
-Non produce Diossine, PM 10, idrocarburi policiclici aromatici, furani e benzofurani;
-Comporta un impatto ambientale irrilevante;
-Non è un impianto di combustione o incenerimento, ma di trasformazione in
IDROGENO VERDE,
ossido di carbonio e idrocarburi leggeri;
-Non ha reflui.
Impianto di Pirolisi Continua di Rep Italia s.r.l. da Ottobre 2020
L'impianto è modulare, duplicabile, triplicabile o più secondo le esigenze del Cliente. E’ costituito da
un forno pirolitico realizzato in acciaio inox ad alimentazione continua è in grado di smaltire circa 1.000 kg./ora (25 tonn. giorno) di rifiuto plastico, e con particolari accorgimenti anche PFU (pneumatici fuori uso).

E’ in grado di lavorare 24/24, e 365/365 per ottenere i seguenti sotto prodotti: (vedi schema impianto)

a)- olio combustibile,
b)- syngas
(entrambi riutilizzati per alimentare l'impianto e renderlo energeticamente autosufficiente).
c)- minimo residuo carbonioso e cenere
Non meno importante è stata la cura dell’
abbattimento delle possibili emissioni affinchè rientrino abbondantemente entro i parametri richiesti dalla normativa in materia, quindi un impianto green di nuova generazione. La parte di olio combustibile eccedente il fabbisogno interno, viene trasferito in apposite cisterne e può essere riutilizzato per molteplici applicazioni come ad esempio:

a)- produrre energia elettrica, (non inquinante)
b)- produrre calore o vapore, (non inquinante)
c)- essere immesso in un distillatore terminale dove avviene il recupero di materiali nobili come “virgin nafta, o etilene, paraffine o metano o IDROGENO VERDE ”.
d)- Recuperare CO2 per serre agricole industriali o idroponiche.
Ora questo sistema è pronto per essere commercializzato perché ha subito una serie severa di collaudi e prove pratiche da renderlo molto affidabile e, non meno importante, con una manutenzione molto ridotta nel tempo.
Il sistema permette di lavorare a temperature
ideali e costanti affinché il polimero immesso possa sviluppare tutto il suo contenuto energetico e ottimizzare così le rese. L'impianto base realizzato è in grado di smaltire 1 tonnellata di rifiuto polimerico ogni ora e può lavorare con ridotta manodopera 24/24, 365/365 ma è possibile arrestarlo in ogni momento e la ripartenza richiede solo pochi minuti di riscaldamento.

Vantaggi della tecnologia di pirolisi:

  • Non produce DIOSSINE, PM 10, idrocarburi policiclici aromatici, furani e benzofurani;

  • Comporta un impatto ambientale irrilevante;

  • Non è un impianto di combustione od incenerimento, ma di trasformazione in idrogeno, ossido di carbonio e idrocarburi leggeri;

  • Non ha reflui.

Gli impianti di smaltimento di materie plastiche e pneumatici progettati da REP Italia srl, utilizzano la pirolisi per trasformare e non per distruggere il materie conferito, ottenendo sottoprodotti come carburante e carbon black ed eventualmente produrre: elettricità, olio combustibile, virgin nafta, etilene, paraffine, IDROGENO VERDE ", aiutando il pianeta a liberarsi dal rifiuto polimerico.